#72 ► Desideri e identità nelle piazze e nelle immagini
Ciao Bellezza,
Siamo a metà di giugno e non possiamo dire che siano mancate le emozioni. Non abbiamo parlato direttamente del referendum ormai passato dell’8 e 9 giugno, ma Irene Moretti ha dedicato un articolo alla raccolta firme di Volt per modificare l’attuale legge sulle unioni civili - e a cosa significa nel concreto per la nostra comunità. Abbiamo anche iniziato una storia della pornografia in relazione alle identità LGBTQIA+ con la storia della fotografia omoerotica a firma di Claudio Monopoli, ricercatore specializzato in questo argomento.
Per le rubriche, Lesbiche Bologna ci propone ben due riflessioni per Lesbica è chi la lesbica fa: nella prima Elena Biagini ci racconta il viaggio della Dyke March da Washington DC a Roma lo scorso mese, mentre nella seconda Laura Bortolotti introduce i suoi prossimi racconti dei campi lesbici per le vacanze. Stiamo iniziando a prepararci per l’estate, e lo facciamo anche con i racconti della rubrica Pride: gioie e dolori dietro le quinte, questa volta con il racconto dei pride favolosi e utopici di Forlì. Festeggiamo il mese di giugno anche con un Coming out carol a tema nonni, grazie a Marta Bocchi, e per concludere, nell’articolo d’archivio abbiamo scelto di ricordare con il poster del 2016 la strage al Pulse di Orlando.
Anche questa volta ti salutiamo con una santa e un consiglio di lettura, e speriamo di vederti all’evento del 22 giugno al Cassero o al Pride di Bologna che si terrà il 28 giugno! (E se ti va di partecipare alla costruzione del carro collettivo, ecco il modulo per mandare le tue istantanee di rivolta.)
Baci in marcia
Immagini del desiderio
Una breve storia della fotografia omoerotica
Claudio Monopoli, 06 giugno 2025 | 2 min.
La tua firma non porterà al matrimonio egualitario
Irene Moretti, 08 giugno 2025 | 8 min.
Lesbica è chi la lesbica fa
Lesbiche di nuovo in piazza, sempre visibili
Elena Biagini, 05 giugno 2025 | 4 min.
Coming out carol
A Coming Out Carol – Nonni Arcobaleno
Marta Bocchi, 09 giugno 2025 | 2 min.
Lesbica è chi la lesbica fa
Lesbica che sei, spazio che vai
Introduzione: Perché parlare ancora di spazi lesbici?
Laura Bortolotti, 10 giugno 2025 | 3 min.
Forlì Pride
Giugno 2022: l’utopia diventa realtà; nasce il Pride a Forlì come espressione del desiderio di rivendicare gli spazi della nostra città.
Giugno 2023: si susseguono le ultime riunioni preparatorie al Pride.
Sono giorni in cui ancora si spala via fango dalle case da mattina a sera e ci si alterna fra le riunioni e l’organizzazione dellə volontariə per il giorno dopo. Serpeggiano stanchezza e frustrazione mentre i bisogni del territorio alluvionato si intersecano con la rivolta queer: in quelle case piene di fango abbiamo reso visibili i nostri corpi non conformi, e l'intersezionalità delle lotte è già parte di noi.
Giugno 2024: “ops… they did it again”.
Ormai è tutto pronto, quando il Comune sceglie di concedere la piazza agli Alpini, costringendoci a ripensare il Pride in due giorni e ad anticiparlo al venerdì. Questo, invece di essere un ostacolo, fa sì che il corteo sia ancora più visibile e potente, bloccando il dopolavoro forlivese.
Il ForlìPride è il territorio che attraversiamo, per questo, ogni anno, cerchiamo di dare voce a chi ci ha preceduto e a chi ci sta accanto nella lotta, creando spazi dove immaginare un futuro in cui le nostre vite possano essere belle.
Oggi siamo ancora qui, in un amalgama confusionario di corpi e vissuti, con posizioni politiche non sempre omogenee ma un ideale condiviso: il Pride non è solo festa, il Pride è rivolta, il Pride è R-esistenza, il ForlìPride è Re-azione.
Soprattutto in una città come la nostra, governata da un'estrema destra omolesbobiatransfobica e razzista, che si scandalizza quando ci vede riempire le strade, che ci vorrebbe silenziare e invece ci rende ogni anno più rumorosə.
Il ForlìPride è un’esperienza personale, collettiva e politica: siamo FAVOLOS3, trasformiamo la realtà in utopia!
di Assemblea Forlì Pride, 15 giugno 2025
Urleremo anche questo silenzio
La Falla, pubblicato sul numero 17 della Falla – luglio/agosto/settembre 2016 | 3 min.
Lou Sullivan
Tra l* prim* attivist* del movimento trans e autore, Louis Graydon Sullivan (16 Giugno 1951 – 2 Marzo 1991) è conosciuto per essere stato forse il primo attivista trans a dichiararsi apertamente gay, giocando così un ruolo fondamentale nel rendere chiara la differenza tra orientamento sessuale e identità di genere. A causa del suo orientamento sessuale più volte gli viene impedito di intraprendere un percorso ormonale, almeno fino al 1979.
Il suo impegno come attivista inizia appena dopo l’adolescenza, quando milita per il Gay People’s Union e scrive per GPUNews. Nel 1986 fonda ed è editore della newsletter della Gay and Lesbian Historical Society (oggi GLBT Historical Society). Sempre negli anni ’80 inizia a creare reti di supporto per persone trans Ftm, che lo porteranno a fondare l’organizzazione FTM International.
Dopo aver sviluppato una forma di polmonite associata all’Aids, che lo porterà alla morte nel 1991, Sullivan dedica gli ultimi anni di vita alla redazione della biografia di Jack Garland – autore e soldato Ftm vissuto tra 1869 e 1936, probabilmente gay – e alla revisione dei suoi diari che, pubblicati solo nel 2019, lo rendono oggi «un importante storico della comunità dell’esperienza Ftm» (Susan Stryker).
Mattia Vannetti – 16 giugno 2021
Clamorosə n. 2 - Corpo: un Atlante di forme possibili
Abbiamo trattato la storia del movimento nel volume 0, l’abc delle parole che usiamo e da cui veniamo usate nel volume 1, e ora proviamo a tracciare una geografia delle nostre lotte sul tema che più di tutti è la frontiera su cui ci battiamo: il corpo. Abbiamo raccolto le riflessioni collettive sulla concretezza del corpo vecchio, lesbico, gay, disabile, sulla potenzialità del corpo sensibile, coperto, scoperto, sulla sua efficacia espressiva e su quello che invece nasconde. Abbiamo tracciato dei percorsi di cui il corpo è il punto di partenza e il punto di arrivo, da percorrere insieme, un articolo alla volta.
Scopri come avere una copia qui. E se vuoi organizzare una presentazione clamorosa dalle tue parti scrivici pure alla mail di redazione (redazione@cassero.it), La Falla viaggia sempre con piacere!
Con questa settimana è iniziato ufficialmente il caldo bolognese, e se vuoi scappare almeno nell’immaginazione, la musica di Kiki Rockwell può essere un’ottima idea. Giovanissima artista queer e audhd dalla Nuova Zelanda, ha finora prodotto due album indie che riprendono dalle mitologie nordiche e le colorano di arcobaleno e rivendicazione femminista. From Persephone è un retelling della storia di Ade e Persefone, mentre Madeline è perfetta per l^ fan dei pirati e delle piratesse. I video sono parte del suo fascino, e il suo ultimo video ambience che unisce musica, voce e animazione per trasportarti in una giornata medievale dalla taverna al sabba notturno, è una piccola macchina del tempo.
- Martina Forasacco